
Siamo in piena fase due e il nostro status è ancora “in attesa”. Una cosa però è certa: abbiamo acquisito una maggiore consapevolezza del fatto che #andràtuttobene, ma prima che succeda davvero dovremo attraversare un periodo di nuove regole, di ridefinizione della nostra quotidianità e, a maggior ragione, dei giorni straordinari, per gioia e amore condiviso.
Quindi, eccomi qui a fare il “famoso punto della situazione” per i matrimoni 2020. Solitamente nelle mail di recap che mando ai miei sposi c’è il “dove siamo” e “l’agenda per il mese successivo”, bene, farò lo stesso in questo articolo.
Perciò, dove siamo?
La situazione generale
Al momento siamo in attesa di leggere il nuovo Decreto del Governo, che dovrebbe dare direttive più precise su tanti interrogativi ancora aperti, anche nel campo degli eventi e dei matrimoni.
Cosa sappiamo per ora:
- I matrimoni civili in alcuni comuni sono ripresi.
Ad oggi ci si può sposare alla presenza dei testimoni, con le mascherine e il dovuto distanziamento sociale (non tra gli sposi, ma tra l’officiante e gli sposi e i testimoni). In alcuni casi le sale solitamente adibite alle celebrazioni non sono ancora disponibili e sono state aperte sale alternative, in attesa della sanificazione degli ambienti. La cosa migliore da fare è sempre sentire il Comune di appartenenza per chiedere informazioni dettagliate a tal proposito. - Per i matrimoni religiosi, dobbiamo rifarci all’accordo firmato il 7 maggio dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dal presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti e dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese che stabilisce le regole per poter riprendere a celebrare le messe con la presenza dei fedeli dal 18 maggio 2020, e all’interno del testo si chiarisce che vale anche per “Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie”.
In sostanza:
– il numero massimo di partecipanti alla funzione religiosa sarà determinato in base alla capienza della Chiesa, per consentire l’adeguato distanziamento sociale (quindi varia da singolo caso);
– è necessario rispettare il distanziamento sociale e l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza (quindi la mascherina);
– è vietato accedere alla funzione religiosa con una temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5°; e anche a chi nei giorni precedenti sia entrato in contatto con persone positive a SARS-CoV-2;
– sono previste alcune specifiche limitazioni in ottemperanza dell’accordo stesso (come per esempio, la possibilità che ci sia un organista, ma non un coro);
In definitiva la cosa migliore da fare, anche in questo caso, è sentire direttamente il parroco che vi sposerà e (nel caso in cui sia differente dalla sua parrocchia di appartenenza) anche la Chiesa. - Le feste al momento rimangono sospese, dovremo aspettare nuove direttive a tal proposito.
Come gestire al meglio questo momento di “limbo”:
A fine marzo scrivevo che il mio consiglio era sicuramente di posticipare i matrimoni di maggio e giugno, mantenendo una porticina socchiusa per luglio. In realtà dal quel momento anche le speranze più determinate sono svanite velocemente. Ad oggi non mi sento di consigliare di mantenere la data in luglio, in agosto, e, a mio parere, anche settembre è in bilico, se però siete dei sognatori incalliti mi raccomando preoccupatevi di fissare una data di salvataggio per il 2021. Per chi invece desidera sposarsi a tutti i costi nel 2020, bisognerà cominciare ad entrare nell’ottica che o non si potrà proprio fare la festa, o la si potrà fare, ma con delle limitazioni, probabilmente molto stringenti, anche se potrebbero esserci delle differenze a seconda dal mese scelto.
Le regole d’oro da seguire sono:
- Fissare una data di salvataggio nel 2021. Se non l’avete ancora fatto, fatelo subito.
- Elasticità: potreste riscontrare delle difficoltà a trovare la data che volete nel 2021, soprattutto se vi siete mossi in ritardo. Siate flessibili!
- Collaborazione: parlate con tutti i fornitori. La soluzione migliore sarebbe mantenere tutto il team scelto in origine, ognuno di loro è importante e se all’inizio è entrato a far parte “del team” è perché avete deciso che avrebbe raccontato un pezzo della vostra storia. Insieme riuscirete a trovare una soluzione, però confrontatevi, non date nulla per scontato.
- Cominciare ad entrare in una nuova ottica: digerire un cambio di data non è facile, lo so. Però bisogna cominciare a familiarizzare con quest’idea, cercate dei punti positivi, ce ne sono sempre, basta cercarli! Lo so l’attesa è lunga e voi siete pronti, ma l’amore non si dissolve con il tempo, vi dico una cosa che penso profondamente e che dico spesso: siete voi i primi che dovete crederci, siete voi che per primi dovrete ritrovare l’entusiasmo. Il resto verrà da sé, e sarà bellissimo!
- Datevi un timing: se siete ancora titubanti, fissate un termine massimo per decidere. Saprete di essere arrivati alla decisione di spostare il matrimonio, quando il seguente pensiero (che so essere costante): “ma se all’ultimo ci si potesse sposare senza restrizioni?” non vi toccherà più, perché saprete che in ogni caso avrete preso la decisione giusta per una serie di motivi (ex. non tutti gli ospiti sarebbero venuti, avremmo dovuto organizzare le ultime cose di fretta e con l’ansia… etc.)
Accettare il rischio?
Un altro aspetto che bisogna prendere in considerazione, e con cui dobbiamo, volenti o nolenti fare i conti, è che finché non ci sarà un vaccino o linee di azione e prevenzione più definite, dovremo far pace con l’idea che un rischio esiste. E’ giusto pensare con lucidità, coscienza e senza entrare nel panico, a tutti i possibili risvolti.
Decisione presa! Che fare?
Una volta presa la fatidica decisione, ci sono alcuni passi fondamentali da compire:
- formalizzate il cambio di data con tutti i fornitori. Con un’aggiunta al contratto vecchio o con un contratto ex novo;
- Change the date! Comunicate ai vostri ospiti il cambio di data, potete rifarvi allo stesso stile del Save the date o delle partecipazioni oppure cambiare del tutto, magari con qualche guizzo creativo;
- acconti e saldi: la parola d’ordine è etica, e vale sia per i fornitori che per le coppie, se un servizio è stato concluso (per esempio, fedi o bomboniere etc..) il saldo è dovuto, non importa se il matrimonio è posticipato, perché il lavoro è stato portato a termine come d’accordi. Nel caso in cui, invece, si tratti di saldi di servizi che verranno differiti, allora andranno posticipati. Per tutte le situazione “a metà” vale sempre la regola d’oro: confrontatevi con i fornitori, la soluzione se c’è onestà e collaborazione si trova sempre.
- organizzate tutti gli aspetti in stand by: a seconda di quando si è stoppata la vostra organizzazione potreste ritrovarvi con degli aspetti a metà, come per esempio la realizzazione dell’abito da sposa. Confrontatevi con i fornitori e trovate insieme la soluzione migliore.
- riformulate la vostra pianificazione! All’inizio forse sarete un po’ scoraggiati, prendetevi il giusto tempo e poi ripartite! Parola d’ordine: non perdere l’entusiasmo! Si tratterà solo di avere più tempo per pensare e organizzare ancora meglio al vostro giorno!
Sposi 2021
E veniamo alla sfida dell’ultimo mese: trovare sabati (e in alcuni casi anche domeniche e venerdì) liberi per i mesi più gettonati del 2021! Quella che si sta prefigurando è una situazione di “overbooking” per l’anno prossimo, dovuta, come sappiamo, allo slittamento dei matrimoni del 2020 al 2021.
La maggior parte delle location, perché sempre da qui bisogna partire, ha optato per garantire una data nell’anno nuovo alle coppie che si sono trovate costrette a posticipare il matrimonio, secondo me prendendo la decisione migliore, per non unire “al danno la beffa”, facendo quindi una scelta etica ed onesta. Alle nuove coppie del 2021 si chiede uno sforzo di elasticità, lo stesso che si chiede alle coppie del 2020, perché nel 2021 il mercoledì potrebbe diventare “il nuovo sabato”. La preoccupazione più grande è sempre la disponibilità degli invitati, e quindi, indovinate? Si chiederà anche agli invitati elasticità e comprensione, io lo chiedo fin da ora: se riceverete un invito per un matrimonio in settimana, non mettete in croce i futuri sposi, se potete, trovate il modo di partecipare, sostenendoli con il vostro affetto.
Alle nuove coppie che mi stanno contattando in questo momento non sto promettendo la luna, perché credetemi trovare un sabato libero al momento è davvero un gioco a tetris complicato!
Come sto gestendo con gli sposi questo momento
La gestione di questo momento è stata una bella prova. Durante la quarantena in realtà non mi sono mai fermata, il lavoro si è complicato e moltiplicato e una volta finito di riorganizzare tutto per le coppie del 2020, ho cominciato “il gioco ad incastri” per le coppie del 2021. Quindi, no, questo viaggio non è una passeggiata, ma sono stata fortunata, ho dei compagni di avventura incredibili! I miei sposi in primis, stiamo valutando passo passo il da farsi, ci confrontiamo su ogni novità, ed è più che mai un lavoro di squadra, dove comprensione, etica e collaborazione reciproca sono state le vere protagoniste fin dall’inizio. E questo anche nel rapporto con i fornitori scelti, siamo riusciti a mantenere tutti i team già scelti in maniera definita prima del blocco, anche per le nuove date e questo per me è un aspetto importantissimo! Ho riscontrato disponibilità e nessun problema neanche a livello burocratico e di pagamenti. E, da quello che ho sentito in giro, non è scontato.
In sostanza questo è stato il piano organizzativo:
- fissare subito un’opzione per il 2021, accertandosi che tutti i fornitori confermati fossero disponibili per la data;
- accertarsi che tutti gli accordi presi non mutassero come condizioni e importi concordati;
- non fermarsi nell’organizzazione per mantenere la speranza e i sogni vivi, motore essenziale in questo viaggio!;
- riorganizzare, anche a livello contrattuale, il tutto una volta presa la decisione definitiva;
- ripianificare i prossimi mesi, perché nulla si ferma, abbiamo solo più tempo per realizzare il grande giorno!
Le parole d’ordine sono state etica, professionalità e collaborazione. Lo so, l’ho già detto, ma ripeterlo non fa male.
Le risposte alle vostre domande
A seguito dell’articolo “aperto” alle vostre domande, mi sono stati posti diversi interrogativi, alcuni relativi allo stesso argomento. Ho cercato di accorpare le risposte ai vari temi individuati riportando 4 richieste, eccole qui!
“Trovo che non sia assolutamente corretto da parte dei fornitori mettere dei paletti o divieti nel spostare il matrimonio al 2021. Questo per me è remare contro gli sposi e creare ulteriore stress alle coppie in una situazione già difficile. Come se l’idea di spostare fosse un capriccio degli sposi. Non è così. E riguardo al discorso economico, tutti ci stiamo perdendo. Se è per questo anche gli sposi che sono ormai a questo punto dell’organizzazione hanno già dato numerosi acconti. E spesso anche la situazione economica degli sposi può essere critica per chi ha una propria attività ed è chiuso o chi è in cassa integrazione. Purtroppo non è bello per nessuno, c’è da fare solo affidamento sugli aiuti statali. Credo che a nessuno piaccia l’idea di spostare nel 2021, non è una scelta a volte.”
Per rispondere a questo punto di vista diffuso, devo fare un passo indietro. L’articolo risale a fine marzo, periodo in cui era ancora possibile ipotizzare uno spostamento del matrimonio ai mesi successivi del 2020. Oggi, secondo me, non è più così, la cosa migliore è trovare una data nel 2021. Per quanto riguarda i paletti, dipende da quali siano. Dobbiamo farci guidare tutti da etica, collaborazione e disponibilità. Rimanere fermi e rigidi sulle proprie posizioni non aiuta perché, dovendo trovare una soluzione per tutte le coppie dobbiamo per forza incastrare diversi aspetti. Questo vuol dire che le coppie che si spostano al 2021 magari non avranno 10 date tra cui scegliere, ma sicuramente una data la si trova. Per quanto riguarda gli accordi presi, io sono dell’idea che debba essere rispettato quando deciso in origine, senza ulteriori rialzi.
” Sono una sposa, noi dovevamo sposarci il 25 aprile e ovviamente abbiamo dovuto rimandare scegliendo il mese di ottobre, la mia domanda è si potrà festeggiare un matrimonio normale?? Nel caso il governo decida l’uso di mascherine, distanza di sicurezza ecc. Si può “obbligare” il ristorante a rimandare tutto al 2021?? Purtroppo noi avevamo consegnato già gli inviti e se vanno rispettate delle regole il ristorante non potrebbe ospitare tutte quelle persone e sembra poco carino dire agli invitati purtroppo ad oggi non sei più invitato… inoltre, noi abbiamo testimoni che per lavoro sono all’estero e la famiglia dello sposo abita tutta fuori regione. Potete un po’ spiegare come muoverci in questo momento? Grazie infinite saluti e saluti
Cerco di rispondere a questa domanda abbastanza articolata, unendo anche tutte le domande arrivate che riguardano i dubbi sull’effettiva fattibilità dei festeggiamenti da settembre in poi e sulle varie restrizioni che si possono ipotizzare, andando per punti:
Per quanto riguarda le limitazioni/restrizioni che permetteranno, se lo permetteranno, lo svolgimento della festa del matrimonio, dobbiamo aspettare il Decreto del Governo. Al momento si parla (tra la associazioni di categoria, nulla di definito realmente, quindi è tutto da prendere estremamente con le pinze!) di ipotesi come la limitazione del numero degli invitati rispetto alla capienza del locale scelto, di sanificazione, di abolizione dei buffet/predisposizione di strutture in plexiglass e di distanziamento anche al tavolo, quindi un tavolo che normalmente ospita 10 commensali, ne potrà ospitare meno a seconda delle disposizioni.
Visto come si stanno muovendo le cose io direi, ma questo è un mio parere, che un matrimonio “normale” non credo si potrà festeggiare a meno che da qui a uno/due mesi cambino le condizioni di diffusione del virus e le decisioni stesse del Governo.
” …Si può “obbligare” il ristorante a rimandare tutto al 2021?? “
Per gli accordi presi con il ristorante/la location, dovrei vedere il contratto stipulato per entrare maggiormente nel merito. In linea di massima il Covid-19 rientra nelle Cause di forza maggiore e come tale è causa non imputabile al debitore e questo renderebbe possibile l’attuazione dell’impossibilità sopravvenuta della prestazione (Art. 1256 c.c.), con conseguente liberazione dell’obbligazione per entrambe le parti ove la prestazione stessa non possa, temporaneamente o definitivamente, essere eseguita (senza colpa o dolo). Questo apre una serie di scenari, tra i quali la riformulazione del contratto stesso, che in questo caso è la soluzione migliore perché con le misure restrittive che sembrano essere previste in fase di riapertura per la ristorazione e quindi per i catering, mutano le condizioni stesse di esecuzione del contratto.
Quindi, il mio consiglio è di parlare con il fornitore e cercare una soluzione comune, spiegando che l’impossibilità di svolgere quanto pattuito alle stesse condizioni concordate in origine è palese e che per non risolvere del tutto il contratto, potete trovare una data concordata nel 2021. Aprire contestazioni non è mai piacevole e soprattutto è controproducente per tutti.
” Ciao, prima di tutto grazie per questo articolo! Noi avremmo dovuto sposarci il 16 Maggio, e abbiamo rimandato a fine Settembre, in molti stavano chiamando per disdire. Ora dobbiamo comunicarlo a tutti, speriamo in bene! Ci preoccupano un po’ i documenti, da quello che ho capito dovremo rifare le pubblicazioni è vero?”
Per quanto riguarda le pubblicazioni, dipende da quando sono state fatte. E’ stata prevista una sospensione generalizzata dei termini dei procedimenti amministrativi.
Questo vuol dire che al fine del computo del termine per le pubblicazioni (180 giorni) non si tiene conto del periodo che va dal 23 febbraio 2020 al 15 maggio 2020. Quindi, ai 180 giorni previsti per la scadenza delle pubblicazioni, è necessario aggiungere gli 83 giorni di sospensione dei termini (dal 23 febbraio al 15 maggio).
Noi stiamo pensando di spostare il matrimonio al 2021, ma di sposarci comunque in Comune quest’anno sempre se sarà possibile. Secondo te è una buona idea?
Assolutamente sì! Alcune delle mie coppie hanno deciso la stessa cosa! Ora dobbiamo solo capire a quante persone verrà estesa la possibilità di partecipare, al momento i Comuni ammettono solo i testimoni, speriamo venga ampliato almeno ai genitori, fissando un limite più alto.
In definitiva, direi che per affrontare questo periodo complicato ci vuole etica, collaborazione e tanta pazienza!
L’importante è cercare di mantenere acceso l’entusiasmo, l’amore che vogliamo celebrare se lo merita!

Come sempre, fate a modo
Laura Amanda
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