La stagione dei matrimoni si è conclusa da qualche settimana per me e ora che ho un momento per riordinare i pensieri e per assaporare tutte le sensazioni vissute, trovo finalmente il tempo per scrivere.
Riprendo con un argomento molto caro non solo ai futuri sposi, ma anche a me: perché questa è la domanda da cui riparto ogni anno: la wedding planner è necessaria? O meglio la sua formula riflessa: io come posso essere davvero utile ai miei sposi?
Ripenso alla stagione appena conclusa e la mia felicità è tanta, l’immagine che ho stampata in testa è questa: io che guardo un po’ distante, ma vicina, la festa che continua, sotto le luci della sera, gli invitati che rimangono fino all’ultimo momento per assaporare quell’aria, quell’atmosfera che segna un momento indimenticabile, che esisterà per sempre. La stanchezza a quel punto non la sento quasi più, e non importa se mi aspetta il disallestimento e il viaggio di notte per tornare a casa, so che dormirò incredibilmente bene, perché anche io ho fatto il pieno di amore, di emozione e di gioia.
Per arrivare a quel preciso momento in cui il cosmo ha deciso di ripagarmi con quell’armonia così appagante, c’è un mondo. La pianificazione, la timeline, le stampe finali del tableau sul filo del rasoio perché “Non mi hanno ancora fatto sapere” (invitati per favore: la conferma almeno 2 settimane prima, please. Se poi fosse un mese prima sarebbe meraviglioso, ma so che è utopia!), la disposizione dei posti a sedere e il loro controllo quasi maniacale (lo ammetto), i dettagli, tutti i dettagli: “Un po’ più a destra, no facciamo più al centro“, la chiusura dei tovaglioli nei modi più disparati, le tovaglie “Stirate mi raccomando!“, la danza del sole e la gestione della pioggia, i km in macchina per arrivare in tempo, ricordare i nomi degli invitati importanti, le sorprese degli amici, incastrare tutto in armonia e poi la frase che più amo: “Grazie, è stato proprio il matrimonio che volevamo” e ovviamente, sul finire la mia immancabile commozione.
Tutto questo per riassumere le mie emozioni della giornata, mentre gli sposi hanno il cuore e la mente libera per godersi l’affetto e l’amore che li circonda, sono liberi di stupirsi e felici di sorprendersi, perché finalmente possono vivere la loro avventura, quella sognata e programmata insieme i mesi precedenti, tra km di email, telefonate alle ore più strane, incontri, aperitivi, risate e tensioni scaricate sempre insieme.
Direte voi, ok questa è la tua esperienza, ma io ho davvero bisogno di te? Non posso gestire tutto da sola, con mia mamma, con la mia migliore amica, con la mia futura metà?
Ti dico come la penso:
nulla è impossibile, stiamo parlando del tuo matrimonio, quindi, in teoria, sei la persona migliore per organizzare tutto al meglio, sai cosa vuoi e forse ti sei fatta un’idea di come ottenerlo. Internet è ricco di Ispirazioni, (Pinterest docet) e di materiali scaricabili gratuitamente per aiutarti nell’organizzazione e nella pianificazione (qui per esempio trovi la mia timeline per te), ma, siete sicuri di aver considerato tutti gli aspetti?
– Ok l’ispirazione, ma sai che c’è il rischio piuttosto elevato di non riuscire a capire davvero quello che fa per voi? Siamo sommersi da input provenienti da varie parti, di immagini e di inspiration board, trovare la via giusta comporta prima di tutto tempo, e in secondo luogo la capacità di guardare le cose nel complesso cogliendo però i singoli dettagli e la loro fattibilità. Diffidate dalla vocina che vi dice: “Ma io voglio realizzare un cosa semplice”, o meglio, chiedetevi: cosa intendo per semplice? Spesso quando sento pronunciare queste parole so che l’imprevisto è dietro l’angolo, perché giustamente le coppie non conoscono tutti i meccanismi del mondo wedding e a volte quello che sembra scontato, non lo è.
– Sai che non tutte le attività legate al matrimonio sono divertenti per una coppia? Ti faccio qualche esempio: analizzare i contratti con i fornitori, programmare la logistica e i trasporti necessari per il vostro giorno (mai sottovalutare questo aspetto, è uno dei più importanti per fare in modo che tutto fili liscio!), stare dietro alle varie scadenze, confrontare le varie proposte.. Non devi aver paura di affidare l’organizzazione del tuo giorno a un wedding planner temendo di perdere la parte divertente, anzi capiterà proprio il contrario: riuscirai a goderti meglio le parti più creative, potrai anche farti coccolare un po’ e non dimenticare che le decisioni le prendete comunque voi, senza contare poi che potete decidere di farvi seguire solo per alcuni aspetti del vostro giorno!
– Hai considerato lo stress che accompagna l’organizzazione di un matrimonio? “Ma Laura, ti ho già detto che io voglio fare una cosa semplice, senza stress, senza sbattimenti” Ottimo! Sono sempre contenta quando incontro sposi che vedono il matrimonio come una festa e come tale non vogliono stressarsi o agitarsi. Benone, questa è la teoria, ma la realtà è un’altra, ti assicuro che anche le coppie più tranquille e easy alla fine si agitano, perché è normale, c’è l’emozione, entra il gioco la voglia di far stare tutti bene, e poi ci sono i parenti, gli amici, le zie, l’ospite in più. i desideri della mamma, e della cugina della mamma (?!?). Soprattutto l’ultimo mese prima del sì, le cose da fare sono molte, e no alcune cose non possono essere fatte prima, e le persone da gestire (con le loro aspettative e ansie) sono altrettante e quindi magari vi ritroverete a voler essere già in viaggio di nozze bypassando il matrimonio e a dirvi: “Ma noi, non volevamo una cosa senza stress?”
– Il capitolo “fornitori di nozze” richiederebbe un post a parte, anzi un post per ogni fornitore (e arriveranno ;)), perché sono il fulcro della vostra giornata, ognuno di loro è un pezzettino del puzzle e come è ovvio alla fine i pezzi dovranno combaciare per avere il risultato che vi aspettate. Scegliere i fornitori giusti, disponibili, pazienti e in grado di capire che voi siete unici non è sempre facile, di fornitori bravi ce ne sono, ma ahimè anche quelli che non sanno lavorare esistono, così come in ogni campo, il problema è che spesso gli sposi non hanno gli strumenti per capire chi sa lavorare bene da chi no, le offerte sono tante e alcune MOLTO allettanti, quasi troppo, chiedetevi sempre: “Perché è così TANTO allettante?”
– Tempo. Quanto tempo avete a disposizione per il vostro progetto? Questa è una delle variabili più importanti, perché ve ne servirà abbastanza se vorrete fare tutto da soli. Vuol dire che invece di investire il giusto tempo serenamente, godendovi il percorso accompagnati da un professionista, dovrete utilizzare anche i ritagli di tempo più disparati per vagliare tutte le opzioni possibili, per realizzare materialmente tutti i dettagli, incontrare i fornitori e per fare i sopralluoghi necessari.
– Imprevisti: Li hai calcolati? Non voglio far entrare nel panico nessuno 🙂 Però è matematico: l’imprevisto è dietro l’angolo e ovviamente capita all’ultimo momento, a volte durante il giorno stesso del matrimonio, e sai una cosa? Il 90% delle volte gli sposi che si fanno seguire da un wedding planner non sanno neanche che si sono verificati, perché sono stati risolti in tempo record. Dovete pensare che il wedding planner “gioca nella vostra squadra” e ha tutto l’interesse oltre che il piacere che tutto fili liscio e che voi stiate bene, quindi si inventerà l’impossibile per fare andare le cose come si deve.. anzi “a modo”.
– E al coordinamento hai pensato? Mentre voi direte sì e abbraccerete, ballerete, mangerete, brinderete, vi godrete insomma la vostra giornata chi penserà a tutto il resto? Dalla logistica, al lancio del riso, alla chiusura dei tovaglioli, agli allestimenti, al coordinamento dei fornitori e alla gestione dei famosi imprevisti? Siete sicuri che affidare alcuni aspetti cruciali del vostro giorno ad amici e parenti sia la scelta migliore? Ricordatevi che anche loro sono inviati e che vorranno godersi la festa, ma soprattutto non è detto che abbiano le competenze e la prontezza di spirito per affrontare il compito ed eventuali sbavature del caso. Vi faccio un piccolo esempio: la pioggia è l’imprevisto numero uno, se si presenta non c’è nulla da fare la si affronta, continuando a sperare che voglia allietarci delle sua presenza per poco tempo. Se si è pianificato tutto, si è pronti al piano B e questo vuol dire adattare il ricevimento anche in estemporanea, velocemente e senza che gli ospiti percepiscano eventuali disagi, in uno degli ultimi matrimoni mi è capitato di montare e smontare gli allestimenti più volte, per far passare l’acquazzone e per fare in modo che gli sposi e gli invitati potessero comunque godere degli spazi all’aria aperta una volta passato il peggio, nel mentre ho allestito un tableau alternativo e aggiuntivo al coperto, non previsto in origine, che poteva tranquillamente essere la prima scelta. Questo è solo un piccolo esempio.. e se vi state chiedendo come è andata a finire: abbiamo vinto noi! Il sole è tornato a splendere e tutto è proseguito secondo i piani originari 😉
– Parliamo un po’ di costi, che tanto lo so che è uno dei dubbi principali che, giustamente, vi assale!
E’ vero il wedding planner si paga, perché è una professione a tutti gli effetti e perché chi lo fa con mestiere lo fa anche con il cuore e per passione, e occhio che non vale la stessa cosa al contrario (se lo fai per passione e per hobby, no non sei un wedding planner). Quanto si paga? Dipende. Lo so che questa cosa del “dipende” vi potrebbe far innervosire, però è così. Almeno, io parlo per me: ho diversi servizi e ognuno ha un prezzo variabile perché i matrimoni non sono mai standardizzati, è come se avessi un ricettario per diverse preparazioni con diversi ingredienti (non a caso il mio logo è un cucchiaino con le ali :)), tutto è personalizzato e di conseguenza anche il costo, e questo secondo me è un bene, perché puoi decidere cosa affidarmi e cosa no, in base alle tue esigenze.
Inoltre, c’è un altro dato per niente secondario che dovresti valutare: il w.p. vi aiuta a scegliere la soluzione migliore per il vostro matrimonio, anche a livello economico, un bravo wedding planner infatti secondo me, deve sempre tenere in considerazione il vostro budget aiutandovi a capire verso cosa e chi destinare le varie cifre. Può sembrare assurdo, ma il wedding planner vi aiuterà a risparmiare, indirizzandovi verso il servizio e il prodotto migliore.
Prima di passare ai saluti, vi lascio con una piccola rubrica, che inauguro proprio oggi: “La parola alle spose”! Sono convinta che il confronto sia una risorsa preziosa e che possa aiutare i futuri sposi a valutare meglio a chi affidarsi, per questo ho chiesto ad alcune spose di raccontarsi un po’. Partiamo con Marta, sposa stupenda che ho avuto il piacere di accompagnare insieme al suo Luca verso il sì, proprio nella stagione passata. Le ho chiesto di parlarci senza filtri del suo approccio con la figura della wedding planner e della sua esperienza personale, vi lascio alle sue parole!
Un abbraccio,
e mi raccomando “fate a modo” 😉
Laura
”La parola alle spose”
Il mondo wedding pratico e reale era ben diverso dalle immagini delicate di Pinterest: per me, uno spazio indefinito e ingestibile, fatto di contratti, piccole burocrazie e tappe da percorrere con un ordine preciso e a me poco chiaro.
Punta da un vago sentore di ragionevolezza, ho iniziato a leggere e documentarmi sulla figura professionale della Wedding Planner. Dopo una serie di ricerche, ignorando le battute sarcastiche di alcune amiche (“Una wedding planner? Vuoi sposarti a Beverly Hills?”), ho contattato Laura ed ho fissato un appuntamento. Ed è così che è cambiato tutto: è iniziato un percorso che, finalmente, ha trovato la sua guida; una figura concretamente conscia delle priorità da fissare, capace di ordinare, indirizzare e consigliare; una professionista conscia di listini e preventivi, in grado di proporre, gestire e far collaborare i diversi fornitori. Al di là del pensiero comune e dei possibili pregiudizi, un’alleata e un’amica che ha saputo mettere insieme i tasselli, far venire fuori le idee migliori e dare loro senso e vita in modo naturale, unico e personale.”
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